domenica 17 giugno 2012

Bouldering in the Glen

Un paradiso a così poca distanza dall’inferno… Uno di quei contrasti incredibili che ci siamo abituati a trovare da queste parti.

Dal parcheggio si scende una scaletta e ci si perde in una foresta tropicale che digrada verso il fiume, il Niagara. Contrariamente alle nostre aspettative, ci siamo solo noi, o quasi; è vero che siamo una decina, e facciamo casino per trenta, ma data la bellezza del luogo immaginavamo di trovare molti più arrampicatori. Geoff è della zona, conosce tutti i blocchi e ci consiglia i migliori; una bella fortuna, dato che la guida serve solo a perdersi.

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I blocchi di calcare offrono una grande varietà di passaggi - alcuni un po’ lisci, per la verità; dai muri verticali ai tetti, passaggi tecnici e grandi dinamici. Il fiume sottostante e la foresta offrono una frescura inimmaginalbile più in alto, lungo la strada, dove ci sono quasi 90°.

In una pausa fra un blocco e l’altro, scendiamo a bagnarci lungo la riva; una jet boat schizza verso l’alto - controcorrente - con il suo carico di turisti, risale le rapide con i motori a palla e poi si ferma, cavalca le onde, si lascia sballottare di nuovo verso il basso. La vediamo comparire dopo 5 o 10 minuti, i motori che ringhiano per lo sforzo di risalire la corrente del Niagara (che ha una portata di più di 5000m cubi al secondo..)

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Se di boulderisti se ne vedono pochi, in compenso vediamo spesso spuntare attorno a noi gente vestita nelle maniere più disparate, dagli indiani con il turbante in testa, a improbabili gruppi di hikers, per finire con le signore in infradito e vestitino che immancabilmente scivolano sul fango del sentiero. Sono probabilmente i sopravvissuti del barbecue domenicale, che con la pancia piena decidono di avventurarsi nei boschi senza sapere che ci sono rovi, zanzare, sentieri ripidi e, soprattutto, che bisogna camminare. La maggior parte rimane comunque sul prato in alto (bellissimo, per carità), a poche decine di metri dalla macchina, senza nemmeno sapere che cosa c’è sotto. Tutto sommato, meglio per noi!

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